L’Otoplastica è un intervento che permette di ridurre l’anti-estetico aspetto delle orecchie prominenti detto “orecchie a sventola”.
Il Chirurgo Plastico Prof. Ciro De Sio risponde ad alcune delle domande più frequenti su questo delicato argomento.
D: Dottore, ha visto che orecchie mio figlio? Sembra la bella copia dell’elefantino Jumbo!
R: certo, sono… come dire… un po’ evidenti!
Immagino che avrà dei problemi a scuola o incontrando gli amici!!
D: infatti ha un taglio di capelli molto improbabile per un ragazzo e cerca così di superare il disagio che io, “core de mamma “, ben percepisco.
Se fosse stato femmina avrebbe mascherato meglio.
D: Mi può aiutare?
R: sicuramente, gli faremo un intervento che si chiama Otoplastica.
D: in che consiste?
R: spieghiamo prima di cosa si tratta.
Le “orecchie a sventola” o “orecchie ad ansa “sono dovute ad uno sviluppo particolare della cartilagine per cui mancano le abituali pieghe.
Le orecchie si presentano piatte e più sporgenti con una accentuata angolazione rispetto al cuoio capelluto.
D: è vero! Non ci avevo fatto caso! Come si fa l’intervento?
R: l’intervento viene eseguito in Anestesia locale ma sempre in presenza di un Anestesista che somministrerà una piccola dose di farmaci per far stare più tranquillo il paziente e per farci lavorare meglio; credo che anche lei, e suo marito, sarete più rilassati sapendo che abbiamo preso tutte le precauzioni .
Si incide nel solco retro-auricolare e si arriva sulla cartilagine che verrà modellata e sagomata per creare le abituali ondulazioni e per ridurre l’antiestetica angolazione.
Le cicatrici saranno confinate nel solco e non si vedranno.
D: ci sarà ricovero?
R: no perché’ dopo un periodo di osservazione nel post-operatorio, l’Anestesista e io, in assenza di complicazioni, dimetteremo il paziente che tornerà a casa con una fascia leggera (simile a quella dei tennisti o degli sciatori) che serve a sostenere la medicazione.
Le garze potranno essere sostituite il giorno seguente ma bisognerà portare la fascia con le nuove garze per almeno 7 gg e senza bagnarle.
D: avrà dolore?
R: se il ragazzo pensa che si è liberato finalmente e per sempre del fastidio con cui ha dovuto convivere per tanto tempo, non percepirà neanche l’inevitabile dolenzia che si può avere dopo un intervento.
Se volesse potrebbe anche uscire esibendo una bella fascia sportiva che farà “figo”.
D: quando è consigliabile fare l’intervento?
R: quando il paziente lo chiede.
L’ideale sarebbe nel periodo pre scolare quando il ragazzo comincia ad essere additato e deriso dagli amici, ma è difficile che, così piccolo, il paziente possa essere molto collaborativo.
Il problema si presenta soprattutto per i maschietti perché’ le femminucce portano i capelli lunghi e possono facilmente mascherare le orecchie.
D: Ma quando vanno al mare…
Infatti i paziente maschi, subito dopo l’intervento si tagliano i capelli alla “marines”!
Mi è capitato, però, di riscontrare capigliature decisamente maschili in dolcissime ragazze che si son sentite finalmente più sicure di sé!!
D: ho sentito parlare anche di una clip viene posizionata facilmente ed evita l’intervento.
R: innanzi tutto si tratta sempre di un intervento più semplice ma, come recita una nota pubblicità: “semplice non vuol dire facile”.
Si tratta di posizionare sotto cute clip metalliche (da 1 a 3) che ricreano i solchi e le pieghe abituali dell’orecchio.
L’intervento è più rapido anche nel decorso post-operatorio.
Il problema che di solito la mancanza dei solchi e pieghe abituali si associa spesso ad altre particolarità che con le clip non è possibile correggere.
E se poi una clip fuoriesce…
Dottore grazie, mi ha convinta, le farò operare mio figlio!