MASTOPLASTICA ADDITIVA

CHIRURGIA DEL SENO

Il Prof. Ciro De Sio specialista in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva risponde ad alcune delle domande più frequenti sulla mastoplastica additiva.

 

Quale è l’obiettivo della Mastoplastica additiva?

Quest’intervento ci permettere di poter aumentare le dimensioni di un seno piccolo che non piace o che si è “svuotato” dopo una gravidanza o un dimagrimento.

Le protesi sono sicure?

Direi proprio di sì ed è ora di sfatare una volta per tutte la fake new che le protesi scoppiano sull’aereo.

Le protesi in commercio sono sicurissime, contengono un gel di silicone in un involucro rugoso “testurizzato” che riduce di molto il rischio della contrattura capsulare.

Che differenza c’è tra le protesi rotonde e quelle anatomiche?

La forma differente permette di poter scegliere la protesi più adatta per la paziente.

Poiché le mammelle in due paziente non sono mai uguali, è una fortuna avere una vasta gamma di scelta .

La protesi tonda ha una distribuzione omogenea del silicone che, però, nella posizione eretta della paziente, fisiologicamente, per  gravità, si accumula di più ai poli inferiori

È indicata con mammelle ben rappresentate ma che non piacciono perché’ ritenute piccole: in questi casi si ottiene una buona proiezione anche dei poli superiori

Le protesi anatomiche, invece, hanno il silicone distribuito in modo asimmetrico più evidente ai poli inferiori con un profilo definito “a goccia”.

Sono indicate nei seni particolarmente svuotati.

Ma è riduttivo uno schema cosi rigido perché’ le variabili da cui si parte per la scelta della protesi sono molte e varie.

 

Perché le protesi vengono posizionate sopra o sotto il muscolo?

La scelta deriva principalmente dalla presenza di una ghiandola mammaria più o meno ben rappresentata.

Per esempio, in caso di un profilo piatto con mammelle poco rappresentate, con poco tessuto ghiandolare, si preferisce il posizionamento sotto-muscolare per evitare la visibilità e la percezione al tatto  della protesi.

 

Allora il Chirurgo decide autonomamente che protesi scegliere e dove posizionarle?

Assolutamente no .

Per questo motivo è fondamentale la visita preliminare durante la quale la paziente esprime le proprie esigenze e i propri desideri al Chirurgo che, in base alla propria esperienza, sceglie e concorda con la paziente stessa la protesi giusta per il risultato da raggiungere.

È molto importante anche il gusto estetico del chirurgo per mirare ad un risultato naturale e non “cinematografico”.

La nostra filosofia è che l’intervento ben riuscito non si deve notare.

 

Ci svela qualche segreto?

Nella mia esperienza di qualche anno, ahimè, ricordo sempre una cliché di richieste piuttosto frequenti .

La paziente chiede sempre “un seno più grande ma non eccessivamente” e la difficoltà è capire cosa significa “eccessivamente” per lei;  è complicato  districarsi tra la “terza piena” e la “quarta scarsa” e alla fine, se c’è il ballottaggio tra due protesi, è sempre meglio metterne una di mezza taglia  più  grande.

Per queste difficoltà , credo, che la paziente si debba affidare  al Chirurgo, alla sua esperienza e sensibilità perché non esistono simulazioni che aiutano più di tanto.

Anzi le previsioni al computer possono essere pericolose perché’ possono ispirare risultati che non tengono conto delle tanti varianti possibili in vivo

 

È vero che il seno si può ingrandire anche con il grasso?

Sì e vero ma bisogna spiegare bene che il grasso non può sostituire una protesi .

Il Lipofilling è la terapia di ”moda”(è brutto parlare di moda in Chirurgia e non mi piace ) consiste nel prelevare il grasso, ”lavorarlo” e iniettarlo  dove serve .

Noi però lo utilizziamo per piccoli aumenti di volumi, per rifinire un intervento già fatto ma non per sostituire la protesi.

 

Che cos’è la Mastopessi?

Significa tirare su un seno “calato” dove c’è un evidente discrepanza tra la cute, in eccesso, e il contenuto, la ghiandola.

In questi casi, mettere solo una protesi aggraverebbe l’inestetismo

Allora bisogna togliere la cute in eccesso e rimodellare contemporaneamente i volumi della mammella.

Alcune volte per riavere un seno più armonico, se il tessuto ghiandolare è insufficiente, si può integrare il volume con una protesi e parliamo di “Mastopessi con protesi”.

E in questi casi scegliere la protesi è veramente difficile.

 

Le cicatrici si vedono?

Le cicatrici sono a T rovesciata nella pessi, confinate solo nel solco sottomammario o lungo la metà del contorno dell’areola ,in caso di protesi

Con il tempo, è difficile  notarle.

Quando mi fanno questa domanda io rispondo proponendo questa immagine: se un onest’uomo si trova improvvisamente di fronte ad un bel seno esibito magnificamente da una bella donna cosa fa? Va a scrutare se trova la cicatrice ?  Se lo fa …è meglio lasciar perdere…

 

Le protesi si notano nell’intimità?

Io conosco donne che non hanno detto ai propri partner di aver subito una Mastoplastica additiva: potere della donna o capacità del Chirurgo ?

 

Il  seno si può anche ridurre?

Sì e si parla di Masto-plastica riduttiva in caso di Gigantomastia.

Molte volte, oltre ad un problema estetico , ci può essere anche un problema funzionale ,come per esempio ,in caso di disturbi della colonna in seguito al peso eccessivo del seno

Il seno viene ridotto di più taglie e le cicatrici sono sempre a T invertita  anche se più lunghe di quelle che riscontriamo in caso di Mastopessi ma sempre facilmente mascherabili.

 

Che cos’è la Ginecomastia?

È una ghiandola mammaria particolarmente sviluppata in un uomo e che provoca un antiestetico

profilo femminile di un paziente di sesso maschile.

Di solito si parla di ginecomastia falsa rappresentata da un accumulo abnorme di grasso in regione mammaria oppure di forme miste con presenza eccessiva di ghiandola mammaria e grasso.

È un problema che angustia soprattutto pazienti giovani e che si può risolvere con ottimi risultati finali.

Prof.Ciro De Sio