I lipomi si classificano tra le più comuni formazioni benigne del tessuto adiposo, riconoscibili anche a occhio nudo.
Molti pazienti si domandano se considerare il trattamento chirurgico data l’assenza di dolori o infiammazioni tali da dover giustificare un vero e proprio intervento : ma quando è realmente necessario?
Il Dott. Riccardo Bertolini, Direttore Sanitario di Spazio Medico e Responsabile della Chirurgia Generale ci parla di come riconoscere e trattare un lipoma.
Definizione e caratteristiche
Generalmente di piccole dimensioni, un lipoma si presenta come una tumefazione ben delimitata costituita da cellule adipose (adipociti).
È per sua natura asintomatico, tranne nei casi in cui si trova a comprimere le terminazioni nervose delle zone interessate, le quali possono riguardare qualsiasi area dell’organismo caratterizzata da tessuto adiposo sottocutaneo.
Esistono casi in cui tale tumefazione può svilupparsi anche nella cavità addominale o sedi profonde. I lipomi, proprio perché asintomatici, tendono a restare in situ per molto tempo se non rimossi e sono accomunati da caratteristiche quali:
- Forma rotonda
- Nessuna percezione del dolore
- Consistenza molle
- Non aderenza ai piani sottostanti della parte interessata
Talvolta possono raggiungere alcuni centimetri di diametro, quando se ne sviluppa più di uno si parla di “lipomatosi diffusa” e in assenza della “capsula” che di solito li delimita prendono il nome di “ lipomi racemosi”.
Le cause
Ad oggi non si è certi di quali siano le cause che portano allo sviluppo di un lipoma e sono ancora in corso studi scientifici a riguardo.
Tuttavia, si è osservato che tende a comparire dopo i 30 anni interessando sia uomini che donne e non si esclude possa contribuire alla loro insorgenza anche una predisposizione genetica.
La diagnosi
Il medico è in grado di diagnosticare un lipoma con un semplice esame visivo accertandosi della presenza di altri sintomi al fine di escludere patologie più gravi ( liposarcomi, formazioni maligne ) per questo può suggerire al paziente di sottoporsi a risonanza magnetica, TAC o biopsia per verificare la natura della tumefazione.
Quale disagio provoca?
Nella quasi totalità dei casi il lipoma causa disagio estetico, specie quando aumenta in dimensione al punto da ostacolare i movimenti del paziente; resta una formazione del tutto innocua che talvolta regredisce spontaneamente.
Per questa ragione non sempre è consigliabile ricorrere alla chirurgia per rimuoverlo. Tuttavia, quando raggiunge un diametro considerevole è opportuno avviare la procedura chirurgica.
Come si svolge l’intervento?
È possibile rimuovere chirurgicamente la tumefazione eseguendo un intervento in regime di chirurgia ambulatoriale in anestesia locale.
Solo in casi di formazioni maligne più estese e di grave entità si procede con un intervento in anestesia totale il quale, ovviamente, prevede un normale ricovero ospedaliero.
Ci sono complicazioni in seguito all’operazione?
Si può verificare la comparsa di ematomi o sieromi che normalmente si riassorbono, ma in alcune circostanze è necessario esegurie una aspirazione post-operatoria.
Si parla, in ogni caso, di complicazioni di scarsa entità.