Dieta molecolare

Cos’è la nutrizione molecolare, Ce ne parla il medico nutrizionista dott.ssa Sabrina Artale che riceve ad Ostia presso Spazio Medico.

MANGIARE POCO PER DIMAGRIRE NON È SEMPRE LA SCELTA GIUSTA:

Oggi è molto chiaro alla comunità scientifica che il solo “calcolo delle calorie” non basta a controllare il peso, né a prevenire le patologie metaboliche e cardiovascolari.

Per contrastare il sovrappeso e le patologie che ne derivano, oggi bisogna considerare un modello alimentare ben più complesso: non basta, infatti, la sola riduzione delle calorie introdotte; i cibi devono, invece, essere adeguatamente associati, distribuiti nella giornata e regolati nella quantità, in base alle molecole che contengono.

COS’È LA NUTRIZIONE MOLECOLARE

La nutrizione molecolare è un nuovo concetto di alimentazione. Esso non guarda più al cibo in termini di calorie che apporta, ma analizzandolo attraverso le molecole che esso contiene.

Le molecole contenute nel cibo, hanno un impatto sull’equilibrio metabolico e ormonale, ma anche sul DNA e quindi sull’espressione dei geni.

La nutrizione molecolare studia, quindi, i cibi secondo la loro composizione molecolare e il loro impatto sulla salute.

PERCHÈ NON BASTA REGOLARE LA QUANTITÀ

Ogni cibo, in base alla sua composizione molecolare, ha sull’organismo effetti diversi. Ad esempio, due cibi diversi, se assunti nella stessa quantità, possono avere impatto diverso sulla glicemia (livello di zucchero nel sangue) e sulla lipemia (livello dei grassi nel sangue).

Ogni cibo, in base alle molecole che contiene, ha inoltre effetti diversi anche sullo stato infiammatorio, noto per essere alla base dell’accumulo di grasso in eccesso e dell’insorgenza di varie patologie: alcuni cibi, infatti, hanno proprietà anti-infiammatorie, altri il contrario.

PREFERIRE I CIBI GIUSTI E NELLA GIUSTA ASSOCIAZIONE

D’altro canto, l’associazione tra cibi è importante. Lo stesso cibo, infatti, può avere effetti diversi se assunto da solo o in associazione con altri.

È importante, quindi, apportare giornalmente il giusto “mix di molecole”, senza cadere nell’errore di mangiare “sempre” il cibo ritenuto più sano, ma piuttosto, variando il più possibile in modo da evitare carenze od eccessi.

LA NUTRIZIONE MOLECOLARE: COME APPLICARLA IN TEORIA:

Ecco, in teoria, i principi della nutrizione molecolare:

  • Abbinare i cibi per ridurre al minimo il picco glicemico
  • Preferire cibi con potere antinfiammatorio e antiossidante
  • Proteggere il benessere intestinale e il microbiota (insieme di microrganismi che popolano l’intestino e regolano le funzioni metaboliche ed ormonali)
  • Evitare chetosi ed acidosi, privilegiando alimenti alcalini.

COME SI TRASFORMA LA TEORIA IN PRATICA?

Ecco, in sintesi, cosa fare in pratica.

  • Assumere carboidrati in quantità controllata ad ogni pasto, meglio se integrali e abbinati ad alimenti contenenti fibre e proteine, per limitare l’impatto sulla glicemia
  • Mangiare giornalmente frutta e verdura, che contengono importanti proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Da assumere spesso anche pesce azzurro e olio di semi di lino, ricchi di Omega3
  • Attenzione agli zuccheri e agli additivi chimici nascosti negli alimenti conservati e confezionati, poiché danneggiano il microbiota.
  • Digiuni prolungati o diete a base di carne aumentano l’acidità dell’organismo. Per contrastarla, è bene mangiare più legumi e verdure come il broccolo e il cavolo.